Il 22 marzo 2023 è entrato in vigore il D.Lgs. n. 19 del 2 marzo 2023, attuativo della direttiva UE inerente la modifica della disciplina sulle trasformazioni, fusioni e scissioni transfrontaliere (direttiva UE 2019/2121 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 novembre 2019, a sua volta modificativa della direttiva UE 2017/1132). Con riferimento al certificato preliminare nella fusione transfrontaliera, il nuovo testo normativo ha introdotto il delitto di “False o omesse dichiarazioni per il rilascio del certificato preliminare”, divenuto reato presupposto nell’ambito della responsabilità degli enti ex d.lgs. n. 231/2001 ai sensi dell’art. 25 ter, comma 1, lettera s bis.
Il D.Lgs. n. 20 del 2 marzo 2023 ha inoltre modificato l’art. 25 duodecies del D.Lgs. 231/2001 rubricato “impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare” mediante due linee di intervento: oltre all’inasprimento delle sanzioni esistenti, infatti, il Decreto ha introdotto una nuova fattispecie incriminatrice (reato presupposto 231) in materia di morte o lesioni come conseguenza di delitti in materia di immigrazione clandestina (art. 12 bis D.Lgs. 286/1998).