Approfondimenti

Anche ai lavoratori licenziati per motivi economici spetta la reintegra nei casi di insussistenza del fatto: l’intervento della Corte costituzionale.

La Corte costituzionale, con sentenza n. 128/2024, è nuovamente intervenuta sulle tutele applicabili nei casi di licenziamenti illegittimi. La Corte ha, infatti, dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 3, comma 2 del D.lgs. n. 23/2015 nella parte in cui non prevede la tutela reintegratoria anche per i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo dichiarati illegittimi per insussistenza del fatto. Con ordinanza n. 140/2023, il Tribunale di Ravenna, Sezione Lavoro, ha sollevato questioni di legittimità costituzionale aventi ad oggetto la disciplina del licenziamento individuale […]

Il sub-vettore per l’azione diretta nei confronti del committente deve provare il rapporto con il vettore principale

Con sentenza n. 817 del 27 maggio 2024 la Corte d’Appello di Ancona si è pronunciata, nell’ambito dei contratti di trasporto merci, sull’azione diretta di cui all’art. 7-ter del d.lgs. 286/2005 del sub-vettore nei confronti del committente la spedizione, in caso di mancato pagamento del corrispettivo del servizio di trasporto da parte del vettore principale. La vicenda esaminata dalla Corte d’Appello ha preso avvio dall’opposizione presentata dalla committente al decreto ingiuntivo ottenuto dal sub-vettore con il quale veniva intimato, alla […]

La Legge 28 giugno 2024 n. 90

In data 2 luglio 2024 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge n. 90/2024, denominata “Legge sulla Cybersicurezza”. Questa recente normativa rappresenta un importante passaggio nell’implementazione delle misure di protezione delle infrastrutture digitali italiane. La Legge sulla Cybersicurezza ha un ambito di applicazione molto ampio. Tra i soggetti pubblici coinvolti vi sono le Amministrazioni Centrali, le Regioni, le Province Autonome, le Città Metropolitane e i Comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti. Inoltre, sono incluse le Società di Trasporto […]

La decisione del Garante su cancellazione o deindicizzazione di articoli online

In data 1° dicembre 2021 un interessato ha proposto reclamo al Garante lamentando la diffusione non autorizzata di dati personali relativi a una sentenza di patteggiamento che aveva visto l’interessato imputato per i reati di cui agli artt. 609-bis c.p. (violenza sessuale) e 600-quater 1° co. c.p. (detenzione di materiale pedopornografico). In buona sostanza veniva richiesta la cancellazione o, quantomeno, la deindicizzazione dell’articolo presente su Wikipedia, attinente alla vicenda giudiziaria che aveva coinvolto l’interessato nel 2017 e che si era […]

L’importanza dell’uso del marchio registrato: l’istituto della decadenza per non uso

Il Tribunale dell’Unione Europea, con una recente decisione del 5/06/2024 emessa nell’ambito del nel caso T-58/23 tra McDonald’s e Supermac’s (Holdings) Ltd in relazione al marchio “Big Mac” ha messo in evidenza un principio fondamentale del diritto dei marchi, ossia la necessità dell’uso effettivo e continuo del marchio registrato per evitare la sua decadenza. Nel caso di specie, nel 2017 la catena di fast food irlandese Supermac’s (Holdings) Ltd presentava dinanzi all’EUIPO domanda di decadenza parziale del marchio “Big Mac” […]

Post denigratorio del lavoratore reintegrato: può costituire nuova giusta causa di licenziamento

Con ordinanza n. 13764 del 17.05.2024, la Suprema Corte ritiene che integri la giusta causa di licenziamento la condotta del lavoratore che aveva pubblicato un post su Facebook denigratorio contro l’azienda successivamente all’ordine di reintegra, ma prima della ripresa dell’attività lavorativa. Il caso prende le mosse dall’impugnazione giudiziale del licenziamento da parte del dipendente, irrogato successivamente all’ordine di reintegra disposto dal Tribunale per un precedente licenziamento dichiarato poi illegittimo.La Corte d’Appello, investita della domanda, considerava la condotta del ricorrente tanto […]

E’ discriminazione indiretta applicare il periodo di comporto ordinario al lavoratore disabile

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 11731 del 02.05.2024, ha stabilito che il licenziamento di un lavoratore disabile basato sul superamento del periodo di comporto ordinario costituisce discriminazione indiretta. Il caso trae origine dal licenziamento di un dipendente, affetto dal 2010 da una patologia oncologica, per superamento del periodo di comporto previsto dal CCNL applicato. La Corte d’Appello di Firenze aveva annullato il licenziamento ritenendolo discriminatorio, ordinando la reintegrazione del lavoratore. Nel confermare la decisione, la Corte di Cassazione […]

La responsabilità dell’amministratore di fatto e dell’amministratore di diritto nella bancarotta fraudolenta documentale

Con la sentenza Cass. Pen., Sez. V, 13 dicembre 2023, n. 9885, la Suprema Corte di Cassazione si è pronunciata in merito alla responsabilità dell’amministratore di diritto e dell’amministratore di fatto nel caso di bancarotta fraudolenta documentale. Il procedimento de quo trae origine da una pronuncia della Corte d’Appello di Trieste con la quale veniva confermata una sentenza di condanna emessa in primo grado nei confronti dell’amministratore di diritto e dell’amministratore di fatto di una S.r.l. per il delitto di […]

La Direttiva (UE) n. 2024/825: c.d. “Direttiva Greenwashing”

Il 28 febbraio 2024, il Parlamento Europeo e il Consiglio dell’Unione Europea hanno adottato la Direttiva (UE) n. 2024/825 che modifica le direttive 2005/29/CE e 2011/83/UE per quanto riguarda la responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde e il miglioramento della tutela dalle pratiche sleali e dell’informazione (c.d. direttiva “Greenwashing”). Negli ultimi anni, infatti, con l’aumentata attenzione rispetto alla tematica ambientale è stato rilevato anche il diffondersi del fenomeno del greenwashing o ambientalismo di facciata, ossia di una modalità comunicativa […]

Le novità del Regolamento UE 2023/1115 in materia di deforestazione

Il Regolamento UE 2023/1115, in vigore il 29 giugno 2023, impone alle imprese che operano all’interno dell’Unione Europea di adeguarsi entro il 30 dicembre 2024, ad eccezione delle PMI che avranno tempo sino al 30 giugno 2025.   Gli obiettivi perseguiti dal Regolamento sono: (i) limitare la deforestazione e la conseguente perdita di biodiversità; (ii) ridurre l’emissione di gas serra; (iii) proteggere i diritti umani e i diritti delle popolazioni indigene. Per perseguire gli obiettivi prefissati, il Regolamento impone alle […]