Approfondimenti

Certificazione medica presentata in ritardo: in alcuni casi non costituisce causa di licenziamento

La Corte di Cassazione con ordinanza n. 33314/2022 ha affermato che, nel caso in cui il CCNL applicabile al rapporto di lavoro distingua tra il caso in cui il lavoratore ometta di presentare un giustificativo per le assenze maturate e quello in cui quest’ultimo lo presenti seppur tardivamente, il licenziamento irrogato per intempestiva presentazione del certificato medico non può considerarsi legittimo.Un lavoratore, nelle more del procedimento disciplinare per licenziamento per giusta causa, aveva presentato, solo in sede di audizione, un […]

Sì al sequestro preventivo di somme di denaro depositate su conto corrente cointestato

Con sentenza n. 43215 del 14 novembre 2022 la Corte di Cassazione, Sezione II Penale, è tornata a parlare di misure cautelari reali, e in particolare di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di somme di denaro depositate su un conto corrente cointestato.La pronuncia prende le mosse dalla vicenda di un imputato titolare di conto corrente insieme alla moglie, sul quale confluivano, oltre agli stipendi del medesimo, anche i canoni di locazione di un immobile (anch’esso cointestato).Il medesimo conto corrente veniva […]

Se il datore di lavoro viola l’obbligo di repechage, il lavoratore licenziato per giustificato motivo oggettivo ha diritto alla reintegra.

E’ quanto affermato dalla Corte di Cassazione con ordinanza n. 33341 del 11.11.2022, accogliendo l’orientamento già espresso dalla Corte costituzionale con la pronuncia n. 125/2022.Il provvedimento prende le mosse da un licenziamento per giustificato motivo oggettivo a seguito di cessazione del contratto d’appalto cui il lavoratore era adibito. A seguito di impugnazione da parte del lavoratore del licenziamento così irrogato, la Corte d’Appello aveva accolto la relativa domanda ritenendo non assolto l’onere probatorio in capo al datore di lavoro relativo […]

L’onere probatorio relativo all’omessa vigilanza da parte dei sindaci spetta al curatore fallimentare

La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 30383/2022, ha stabilito che la responsabilità dei sindaci di una società fallita per concorso omissivo nel fatto illecito degli amministratori richiede la dimostrazione, da parte del curatore, del nesso di causalità tra l’omessa vigilanza ed il danno, nesso che può essere ritenuto sussistente se l’attivazione del controllo avrebbe ragionevolmente evitato o limitato il pregiudizio.Nel caso di specie, il curatore del fallimento di una s.r.l. aveva convenuto in giudizio l’amministratore unico ed i sindaci […]

E’ lecita la sanzione del Garante nei confronti della Pubblica Amministrazione per aver diffuso i dati personali relativi alle condizioni di disabilità dei candidati ad un concorso pubblico

Il Garante per la protezione dei dati personali accertava l’illiceità del trattamento dei dati da parte della Regione per aver diffuso illegittimamente dei dati sensibili relativi alla condizione di salute di alcuni candidati della procedura concorsuale indetta dalla medesima, vietando altresì l’ulteriore diffusione in internet di tali dati con prescrizione di misure idonee a garantire il rispetto di tale divieto.Veniva ulteriormente comminata una sanzione amministrativa pari ad € 20.000,00.La Suprema Corte di Cassazione, con provvedimento n. 29049 rigetta il ricorso […]

Ammessa la copertura assicurativa INAIL anche per l’ansia e la depressione derivanti dal mobbing

Con ordinanza n. 31514 del 25.10.2022, la Corte di Cassazione afferma il diritto del lavoratore ad ottenere l’indennizzo INAIL per l’ansia e la depressione causati dal mobbing subito sul luogo di lavoro, purché riesca a provare che tali stati patologici siano direttamente connessi all’attività lavorativa.L’ordinanza prende le mosse dal ricorso depositato dalla lavoratrice nei confronti dell’INAIL per ottenere l’indennizzo per il disturbo post-traumatico da stress derivante dall’azione di mobbing messa in atto dalla datrice di lavoro. La Corte d’Appello di […]

La clausola penale di un contratto di pacchetto turistico può essere ricompresa tra le spese standard per il recesso.

Con ordinanza del 20 aprile 2022, il Tribunale di Milano accoglie il ricorso depositato da un viaggiatore avverso l’agenzia di viaggio con la quale aveva stipulato un pacchetto turistico. Nello specifico, tale pacchetto si era risolto per forza maggiore ai sensi dell’art. 41, co. 4 del Codice del Turismo con domanda del ricorrente alla restituzione dell’intero acconto corrisposto ed eventualmente con detrazione dell’importo versato a titolo di clausola penale. In particolare, il ricorrente deduceva la vessatorietà della penale concordata o […]

Chi assume il ruolo di RSPP e di Delegato non riveste il ruolo di soggetto apicale nell’organigramma 231.

La Corte di Cassazione con sentenza n. 34943/2022 ha enunciato il principio di diritto per cui il potere di compiere scelte decisionali in piena autonomia in materia di sicurezza, in virtù di specifiche deleghe di funzione in materia di prevenzione sul lavoro, non implica il riconoscimento di poteri di amministrazione, gestione e rappresentanza che coinvolgono l’ente o una sua articolazione organizzativa. Allo stesso modo non può ritenersi che tali deleghe determinino nel delegato una relazione di immedesimazione organica idonea a […]

Licenziamento: le registrazioni su nastro magnetico effettuate dal lavoratore possono costituire fonte di prova.

E’ ciò che ha affermato la Corte di Cassazione con sentenza n. 28398 del 29 settembre 2022, accogliendo il ricorso incidentale presentato dalla lavoratrice e cassando con rinvio la precedente sentenza della Corte d’Appello di Salerno.Nel caso di specie, una lavoratrice aveva impugnato il licenziamento ritenuto ritorsivo, producendo a fondamento della propria domanda anche alcune registrazioni effettuate durante dei colloqui con i colleghi. La Corte d’Appello aveva rigettato le pretese della lavoratrice ritenendo che le registrazioni fossero abusive poiché captate […]

È legittimo il licenziamento per abuso dei permessi sindacali

La Corte di Cassazione con ordinanza n. 26198 del 06 settembre 2022 stabilisce la legittimità del licenziamento irrogato al lavoratore per aver impiegato i permessi sindacali, anche per una sola giornata, per finalità esclusivamente personali. La vicenda prende le mosse dal ricorso presentato dal lavoratore per essere stato licenziato a seguito dell’indebita fruizione del permesso sindacale per una sola giornata. Nel caso di specie, il ricorrente riteneva illegittimo il licenziamento considerando l’utilizzo del permesso sindacale per finalità personali assimila-bile ad […]