Approfondimenti

Invalidità della delibera assembleare sugli emolumenti degli amministratori per conflitto di interessi

Il Tribunale di Bologna, sezione specializzata in materia di impresa, con sentenza n. 2355 pubblicata il 10 novembre 2023 ha accertato e dichiarato invalida la delibera assembleare assunta con il voto favorevole dei soci di maggioranza della s.r.l. convenuta, contemporaneamente anche amministratori della stessa, nella parte in cui è stato attribuito, agli amministratori, un compenso irragionevole e inadeguato rispetto all’attività gestoria, sussistendo, nella specie, una situazione di conflitto di interesse dei soci-amministratori della s.r.l. convenuta.Il giudizio ha preso avvio dall’iniziativa […]

Tutela dei riders: condotte di discriminazione indiretta

Con sentenza del 17 novembre 2023, la Sezione Lavoro del Tribunale di Palermo ha censurato la condotta dell’azienda che avvantaggiava, mediante un sistema di valutazione della performance, i fattorini che risultavano maggiormente disponibili a lavorare negli slot orari più richiesti dai clienti per le consegne.Il caso prende le mosse da un ricorso depositato dalle rappresentanze locali delle associazioni sindacali Filcam-Cigl, Nidil-Cigl e Filt-Cigl volto a far accertare la condotta discriminatoria dell’azienda convenuta e a sentirla condannare al risarcimento del danno […]

Inapplicabilità della circostanza attenuante della speciale tenuità del danno qualora l’oggetto del reato sia funzionante seppur vetusto

Con la recente sentenza n. 45662 emanata il 20 settembre 2023, la Suprema Corte di Cassazione ha ribadito il suo orientamento in tema di applicabilità della circostanza attenuante della speciale tenuità del danno prevista dall’articolo 62 n. 4 del codice penale.L’articolo in questione stabilisce che attenua il reato e, quindi, comporta una diminuzione della pena “l’avere nei delitti contro il patrimonio, o che comunque offendono il patrimonio, cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di speciale tenuità, ovvero, […]

Marchi “deboli” e “marchi forti”: conseguenze in merito al giudizio di confondibilità.

Con ordinanza n. 26877 del 20/09/2023, la Corte di Cassazione, nell’ambito di un procedimento di impugnazione di una decisione della Commissione ricorsi dell’UIBM in merito alla registrabilità di un marchio, ha affrontato il tema della differenza tra marchi “forti” e marchi “deboli”, analizzando le conseguenze di questa differenziazione nel giudizio di confondibilità.La Corte ha affermato che possono definirsi marchi “deboli” quelli che risultano concettualmente legati al prodotto che identificano per via di un determinato carattere o per l’utilizzo di parole […]

Permessi ex L. n. 104/1992 e abuso del diritto

La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 7306/2023, torna a chiarire il confine tra legittimo utilizzo dei permessi ex lege 104/1992 e l’abuso del diritto.Il caso prende le mosse da un lavoratore licenziato per giusta causa per essere stato scoperto a dedicare due ore della propria giornata in permesso ex L. n. 104/92 a leggere un libro in un parco pubblico. Il lavoratore ricorreva giudizialmente, impugnando il licenziamento così irrogato.Le pronunce di merito accoglievano la domanda del ricorrente. I Giudici […]

La “Guida Operativa” di Confindustria in materia di whistleblowing

Come noto, con il D.Lgs. 10 marzo 2023 n. 24 è stata recepita nel nostro ordinamento la Direttiva UE 2019/1937 in materia di whistleblowing.La procedura whistleblowing costituisce uno strumento di compliance aziendale che i dipendenti e i collaboratori esterni di un ente possono utilizzare per segnalare, attraverso modalità riservate e protette, la commissione di illeciti in ambito aziendale.Il D.Lgs. 24/2023 è entrato in vigore il 15 luglio scorso per i soggetti pubblici e i datori di lavoro privati che hanno […]

Validità della delibera assembleare di nomina di un amministratore in assenza della sua manifestazione di volontà.

Con sentenza n. 6236 del 20/07/2023, il Tribunale di Milano, Sezione specializzata in materia di impresa, ha fornito delucidazioni in merito alla validità di una delibera assembleare di nomina di un amministratore in assenza della accettazione di quest’ultimo.Nel caso di specie, l’attore era stato nominato amministratore di una società cooperativa senza esserne stato messo al corrente. L’attore scopriva successivamente di rivestire detta carica per aver ricevuto una serie di verbali di accertamento in materia di lavoro, assistenza e previdenza sociale.Per […]

La cancellazione dell’Ente dal Registro delle Imprese non comporta l’estinzione della responsabilità amministrativa da reato dello stesso

Con la sentenza n. 37655/2023, la Suprema Corte ha ribadito il suo consolidato orientamento in merito al rapporto tra cancellazione dell’Ente dal Registro delle Imprese ed estinzione della responsabilità amministrativa da reato dello stesso.La Corte di Cassazione, richiamando in particolare la sentenza n. 9006/2022, ha sancito che “la cancellazione dell’ente dal Registro delle Imprese non determina l’estinzione dell’illecito previsto dal D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231, commesso nell’interesse ed a vantaggio dello stesso”.Nella medesima pronuncia, la Suprema Corte, inoltre, si […]

Il lavoratore rifiuta la trasformazione da part-time a full-time: può essere licenziato?

La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 29337 del 23.10.2023, stabilisce che il lavoratore che non accetta di trasformare il suo rapporto di lavoro da part-time a full-time può essere licenziato, ma solo per l’impossibilità di utilizzo della prestazione part-time.Il caso prende le mosse dal ricorso depositato da una lavoratrice, la quale era stata licenziata per soppressione della propria posizione lavorativa. La dipendente sosteneva che il licenziamento era in realtà motivato dal rifiuto opposto alla richiesta della società di trasformare […]

Esercizio abusivo della clausola “simul stabunt, simul cadent”

Il Tribunale di Milano, con sentenza n. 3058 del 17/04/2023, dopo aver ripercorso brevemente i principi sottesi alla clausola statutaria “simul stabunt, simul cadent”, si è espressa in merito all’esercizio abusivo di detta clausola e alle conseguenze di tale esercizio illegittimo per gli amministratori decaduti.Come ricordato dalla Corte di merito con la decisione in commento, la ratio della clausola “simul stabunt, simul cadent”, espressamente riconosciuta dall’art. 2386 co. 4 c.c., è quella di mantenere costanti gli equilibri interni dell’organo gestorio […]