Approfondimenti

Reati ambientali: l’omessa indicazione delle prescrizioni non è causa di improcedibilità

In materia di reati ambientali la III Sezione della Corte di Cassazione (Sentenza n. 44865 del 25 novembre 2022) ha stabilito che l’omessa indicazione delle prescrizioni da parte dell’organo di vigilanza o della polizia giudiziaria non è causa di improcedibilità, poiché gli articoli 138 bis e seguenti del D.Lgs. 152/2006 non impongono all’ente accertatore alcun obbligo di impartire al contravventore una prescrizione per consentirgli l’estinzione del reato (ad esempio perché potrebbe non esservi nulla da regolarizzare, o perché la regolarizzazione […]

La rinuncia sottoscritta dal lavoratore non ha valore se manca la consapevolezza

Il Tribunale di Milano, con sentenza del 11.11.2022, afferma che la rinuncia del lavoratore ad eventuali emolumenti arretrati, per essere valida, deve essere sottoscritta nella piena consapevolezza di abdicare ad un proprio diritto.Il caso prende le mosse dal ricorso presentato da un lavoratore, il quale riteneva di essere stato costretto dal datore di lavoro a firmare nel 2017 un documento per farsi corrispondere delle somme arretrate. Solo nell’anno 2020 scopriva di aver, invece, sottoscritto una transazione in cui rinunciava ad […]

Abuso edilizio per il costruttore che non verifichi il rilascio delle prescritte autorizzazioni

Con Sentenza n. 47801 del 19 dicembre 2022 la Corte di Cassazione, Sezione III Penale, ha confermato la sussistenza del reato di abuso edilizio ex art. 44 D.P.R. 380/2001 per il costruttore che realizzi un’opera in assenza di permesso rilasciato dalla competente Autorità.I Giudici di legittimità hanno stabilito che il costruttore, in qualità di diretto responsabile dell’opera, ha il dovere di controllare che siano state richieste dal committente, e rilasciate dal Comune, le prescritte autorizzazioni.Egli, pertanto, risponderà a titolo di […]

L’amministratore di diritto di una società non risponde del riciclaggio operato dall’amministratore di fatto.

La Seconda Sezione Penale della Corte di Cassazione, con sentenza n. 43969/2022, ha affermato che l’amministratore di diritto non è obbligato a vigilare sull’osservanza di qualsivoglia norma da parte dei soggetti coinvolti nella società.Il caso prende le mosse da un’ordinanza con cui veniva disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di un amministratore di diritto di una società. L’amministratore, indagato dei reati di associazione a delinquere, reimpiego e riciclaggio, proponeva riesame e il Tribunale annullava l’ordinanza emessa dal […]

E’ legittimo il licenziamento del lavoratore per uso improprio del materiale aziendale.

Con l’ordinanza n. 35399 del 01.12.2022 la Corte di Cassazione conferma quanto statuito dal Giudice di seconde cure relativamente alla legittimità di un licenziamento irrogato per uso improprio del materiale aziendale.Nello specifico, il caso prende le mosse dalla condotta del lavoratore che, durante l’orario di lavoro, utilizzava il materiale aziendale per costruirsi una cornice per scopi personali. Il datore di lavoro irrogava, pertanto, il licenziamento per giusta causa ritenendo leso irrimediabilmente il vincolo fiduciario tra loro sussistente. Secondo la Corte […]

L’onere probatorio in capo al lavoratore nell’ipotesi di repechage.

Con sentenza n. 35225 del 30.11.2022, la Corte di Cassazione ha precisato che anche al lavoratore licenziato per giustificato motivo oggettivo e che impugni il predetto licenziamento è richiesto un onere probatorio circa la sussistenza di posizioni lavorative disponibili in azienda.La Corte d’Appello, investita della causa, aveva rigettato le pretese del lavoratore in quanto, a fronte dell’effettiva prova fornita dal datore di lavoro circa la soppressione del posto di lavoro e l’impossibilità di procedere con il ricollocamento in altra mansione, […]

Domanda di risarcimento del danno da superlavoro: il lavoratore deve provare le condotte imputabili al datore di lavoro.

Con ordinanza n. 34968 del 28.11.2022 la Corte di Cassazione individua l’onere probatorio a carico del lavoratore nel caso di domanda di risarcimento del danno da “superlavoro”. Secondo la Suprema Corte, il lavoratore deve fornire prova delle improprie modalità con cui l’attività di lavoro è stata svolta, nonché dei ritmi o della quantità di produzione del tutto insostenibili.L’ordinanza prende le mosse dal ricorso presentato dal lavoratore, il quale domandava il ristoro dei danni biologici derivanti dall’illegittima condotta del datore di […]

Il socio di una società a responsabilità limitata può essere escluso dalla società ai sensi dell’art. 2473 bis c.c. solamente per le ipotesi di esclusione per giusta causa espressamente previste dall’atto costitutivo.

Il Tribunale di Catanzaro, Sezioni specializzate in materia di impresa, con sentenza del 4 novembre 2022 ha disposto che l’esclusione per giusta causa del socio da una società di capitali può avvenire unicamente per le ipotesi espressamente previste nello statuto.Nel caso di specie, il socio di maggioranza di una s.r.l. aveva agito in via cautelare chiedendo l’esclusione dalla società del socio di minoranza, il quale era stato condannato alla pena di numerosi anni di reclusione per il reato di associazione […]

La Corte di Cassazione fissa le soglie del piccolo spaccio attraverso statistiche giurisprudenziali

Il 25 novembre 2022 la Corte di Cassazione, Sezione VI Penale, ha reso una sentenza destinata a fare scuola in materia di cessione di sostanze stupefacenti, stabilendo i limiti del fatto di lieve entità a partire dai precedenti giurisprudenziali.Il comma quinto dell’art. 73 TU Stupefacenti disciplina infatti l’ipotesi meno afflittiva di “spaccio di lieve entità”, senza però stabilirne i limiti e facendo un generico riferimento al fatto che “per i mezzi, la modalità o le circostanze dell’azione ovvero per la […]

È legittimo il licenziamento del lavoratore che utilizza il permesso sindacale per recarsi in spiaggia.

E’ quanto statuito dal Tribunale di Brindisi con sentenza n. 1565 dell’11 ottobre 2022. Il caso prende le mosse da un lavoratore che, usufruendo del permesso sindacale previsto per il suo ruolo per assentarsi lecitamente dal lavoro, si recava in spiaggia anziché dedicarsi alle attività tutelate dal permesso.Secondo il Giudice di prime cure, tale condotta è idonea a fondare un’ipotesi di inadempimento contrattuale suscettibile di essere sottoposto al potere disciplinare del datore di lavoro e, nello specifico, a legittimare una […]